Il giudice e l’interpretazione del provvedimento amministrativo nell’esperienza italiana: la vicenda esemplare delle clausole dei bandi di gara
Please use this identifier to cite or link to this item:
http://hdl.handle.net/10347/7920
Files in this item
Metadata of this item
Title: | Il giudice e l’interpretazione del provvedimento amministrativo nell’esperienza italiana: la vicenda esemplare delle clausole dei bandi di gara |
Author: | Monteduro, Massimo |
Subject: | Italia | interpretazione giuridica | provvedimento amministrativo | giustizia amministrativa | criterio formale | criterio teleologico | bandi di gara | contratti pubblici | |
Date of Issue: | 2009 |
Publisher: | Universidade de Santiago de Compostela. Servizo de Publicacións e Intercambio Científico |
Citation: | MONTEDURO, Massimo: «Il giudice e l’interpretazione del provvedimento amministrativo nell’esperienza italiana: la vicenda esemplare delle clausole dei bandi di gara». Dereito: Revista Xurídica da Universidade de Santiago de Compostela. Vol. 18, N.1 (2009), pp. 203-238. ISSN 1132-9947 |
Abstract: | L’interpretazione degli atti giuridici è tema fondamentale e, soprattutto, trasversale ai diversi settori del diritto. E’ imponente, ad esempio, la mole di studi dedicati all’interpretazione di atti quali la legge, il contratto, il trattato internazionale. Sono invece relativamente più rare le indagini dottrinali dedicate specificamente all’interpretazione del provvedimento amministrativo, nonostante si tratti di un problema la cui rilevanza non è affatto secondaria. Ad interpretazioni alternative ricavate dal testo dell’atto autoritativo, infatti, possono corrispondere rapporti concreti molto diversi, per intensità e contenuti, tra pubblica amministrazione e cittadini. L’articolo esamina l’esperienza giuridica dell’Italia, scegliendo uno specifico punto di osservazione: il modo in cui il giudice amministrativo italiano individua i criteri da utilizzare per attribuire il significato più corretto, in sede di interpretazione, al provvedimento amministrativo. In particolare, come caso paradigmatico di studio, viene analizzato l’orientamento della giurisprudenza amministrativa italiana che si è formato a proposito dell’interpretazione dei bandi di gara per l’affidamento di contratti pubblici. Dall’analisi condotta emerge una chiave di lettura: la polarità tra formalismo e finalismo ermeneutico. L’articolo critica l’impostazione formalistica mettendo in evidenza le ragioni che rendono ineludibile, per l’interpretazione del provvedimento amministrativo, il criterio teleologico. |
URI: | http://hdl.handle.net/10347/7920 |
ISSN: | 1132-9947 |